- sono come un gatto bruciato vivo,
pestato dal copertone di un autotreno,
impiccato da ragazzi a un fico,
ma ancora almeno con sei
delle sue sette vite,
come un serpe ridotto a poltiglia di sangue
un' anguilla mezza mangiata
...
...
La morte non è
nel non poter comunicare
ma nel non poter più essere compresi."
(P.P.Pasolini -Una disperata vitalità)
Mi manchi, Poeta disperato. Mi manca lo struggente splendore del tuo dolore.
Mi manchi, perché sono egoista, perché ho perduto tutto, perché la mia angoscia non trova le tue parole.
Perché lì fuori tutto è sporco e triviale, ed il mio tempo è breve.
"ognuno sta solo, sul cuor della terra,
RispondiEliminatrafitto da un raggio di sole,
...ed è subito sera"
visto che è tardo pomeriggio, prendiamoci almeno un tiepido raggio...
Bellissima. E terribilmente vera.
RispondiEliminaquesta è mia...
RispondiEliminaQuesta notte
ho raccolto
nel mio sogno
parole,
rubate nell’alveare
del mio immaginario,
appena sussurrate,
lievi,
come brezza in primavera,
carezze necessarie
per esistenze
orfane d’affetti,
luminose,
profumate,
delicate…
un bouquet di parole
per te
Poesia sognante e lieve. Bella, grazie per averla postata qui.
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