giovedì 31 marzo 2022

Non solo il sentore di universale catastrofe; non solo la coscienza perfetta della finitudine irrimediabile anche dei sentimenti personali e dei più alti valori morali; non solo il progressivo avvizzimento dei cervelli ad opera di dispositivi industriali; non solo l'isolamento atroce che fa rinvenire cadaveri mummificati da anni nella loro stessa abitazione che nessuno ha reclamato: non è solo questo che riempie d'orrore. 
Questa è la prevedibile conseguenza.

Davvero nefanda è la sottile soddisfazione ricavata da quella battutina perfida, o dall'osservazione spocchiosetta, o dal tentativo di ridurre l'altro e delegittimarlo per calmierare anche la propria pochezza, o dall'improvviso attacco acufenico quando parla. Perfino quando sostieni di amarlo.