Ma come si permettono, questi pusillanimi, questi esseri atterriti, abbarbicati in modo spesso osceno ad un' idea di esistenza illusoria, o totalmente ipocrita, o, comunque, soltanto loro, a blaterare, disquisire, legiferare, pontificare, ipotizzare, sulla mia morte?
Silenzio: è soltanto mia.
S' interessassero, semmai, della mia vita, questi voyeur morbosi dal bieco moralismo... S' interessassero della mia malattia, della mia solitudine, della mia disperazione, dei miei pensieri, del mio dolore, mentre esisto...
No, vero? Chi se ne importa? Chi sei? Che vuoi?
Nessuno. Sono Nessuno, quindi,
silenzio: la mia morte è mia.
Ma essi non sopportano l' idea che io faccia ciò che non sanno fare: sottrarmi alla paura che comanda da sempre la loro esistenza.
Si occupano esclusivamente di pre-nascita e morte, è nella loro natura pontificare sul nulla.
RispondiEliminaCiao e buona giornata
@ giovanni
RispondiEliminaE' vero. Ricordo simile vespaio dopo la vicenda di Monicelli, per non parlare del ributtante dibattito sui casi Englaro e Welby. L' individuo libero è sempre in guerra, in terra santa.
Ciao. Una buona serata a te.
Ciao, è la prima vola che ti commento.
RispondiEliminaTutto ciò che è a favore del trionfo del pensiero cosciente contro ogni credo dogmatico, mi fa fare clap clap (applauso onomatopeicamente simulato).
Complimenti.
A volte, a onor del vero, alcuni prelati parlano con voce suadente: Un grandissimo chissenefrega?!?!
:o)
@ Kisciotte
RispondiEliminaIl punto è che il dogma sta assumendo sempre più un potere pervasivo, in forma quanto mai serpeggiante e subdola, anche tra laici e sedicenti intellettuali, così, nel tentativo di far trionfare il pensiero libero e cosciente che vorremmo, dovremo procedere in una assimilazione culturale rovesciata, che è ardua e faticosa impresa.
Grazie delle tue parole, e, naturalmente, benvenuto.
(decisamente esilarante il sacrilego Guzzanti: grazie anche del link).
Un sorriso. Morena