"Quelli che ci dicono che le cose di questa vita, la gloria, le ricchezze e l' altre illusioni umane, beni o mali ec. nulla importano, convien che ci mostrino delle altre cose le quali importino veramente, Finché non faranno questo, noi, malgrado i loro argomenti, e la nostra esperienza, ci attaccheremo sempre alle cose che non importano, perciò appunto che nulla importa, e quindi nulla è che meriti più di loro il nostro attaccamento e sia più degno di occuparci. E così facendo, avrem sempre ragione, anche, anzi appunto, parlando filosoficamente."
(G. Leopardi [3891]Zibaldone)
Quando si dicono le scappatelle filosofiche, anzi
le bagatelle...
Invecchiando sto diventando complottista e mi chiedo se sia casuale che quest'uomo sia liquidato troppo spesso come il depresso, il pessimista e così via
RispondiEliminaVivessimo in un clima di 'verità', Giovanni caro, sarebbe evidente che un uomo ( e poi anche poeta, filosofo, studioso)come lui, capace di mantenere uno spirito tanto solido e lucido con cui riflettere sulle cose del mondo, dimenticando nel contempo le sue personali e gravissime afflizioni d' essere umano (due gobbe, mezzo cieco, salute malferma), è, più che -banalmente- 'pessimista, eroico.
RispondiEliminaTra l' altro, ciò che chi lo liquida come dici ignora è che, invece, lui amava profondamente la vita.
Ma succede a tutti noi, vero?
Io (nel mio infinitesimo piccolo), non conto più le volte in cui mi sono sentita dire "Suvvia, non serve pensare ed arrovellarsi sempre, prendi la vita più alla leggera!". In effetti, l' ottimismo è, per l' appunto, 'leggero'. Ma che me ne faccio dell' idiozia che vola?
Ciao, un sorriso. Morena