"Conosco, anche perché le vedo e le vivo, alcune caratteristiche di questo nuovo Potere ancora senza volto: per esempio il suo rifiuto del vecchio sanfedismo e del vecchio clericalismo, la sua decisione di abbandonare la Chiesa, la sua determinazione (coronata da successo) di trasformare contadini e sottoproletari in piccoli borghesi, e soprattutto la sua smania, per così dire cosmica, di attuare fino in fondo lo "Sviluppo": produrre e consumare.
L'identikit di questo volto ancora bianco del nuovo Potere attribuisce vagamente ad esso dei tratti 'moderati', dovuti alla tolleranza e a una ideologia edonistica perfettamente autosufficiente; ma anche dei tratti feroci e sostanzialmente repressivi: la tolleranza è infatti falsa, perché in realtà nessun uomo ha mai dovuto essere tanto normale e conformista come il consumatore; e quanto all'edonismo, esso nasconde evidentemente una decisione a preordinare tutto con una spietatezza che la storia non ha mai conosciuto. Dunque questo nuovo Potere [...] è in realtà - se proprio vogliamo conservare la vecchia terminologia - una forma 'totale' di fascismo. Ma questo Potere ha anche "omologato" culturalmente l' Italia: si tratta dunque di un' omologazione repressiva, pur se ottenuta attraverso l'imposizione dell'edonismo e della joie de vivre.
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il nuovo fascismo non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamrente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l'omologazione brutalmente totalitaria del mondo."
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il nuovo fascismo non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamrente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l'omologazione brutalmente totalitaria del mondo."
(P:P.Pasolini, Scritti corsari, 24 giugno 1974, da "Il Potere senza volto" )
Se tu vedessi il luogo dove è stato ucciso, il monumento che lo commemora.
RispondiEliminaIl sunto l'emblema dell'opera di occultamento di abbandono di una persona scomoda a destra quanto a sinistra.
Io vivo sull'altra sponda del Tevere, qui la gente di una certa età (la sua gente) lo conosce (volutamente presente), credimi non ho mai sentito nessuno parlarne in termini non lusinghieri. Mi sono fatto l'idea che fosse una persona speciale a tutto tondo.
Scusami se sono andato fuori tema
Ciao
Grazie, Giovanni, per questa tua bella testimonianza. Ho cercato ora, in Internet, il monumento a lui dedicato di cui mi informi e che, purtroppo, non ho mai visto dal vero: mi rendo conto che sono trascorsi poco meno di trent'anni dalla mia ultima visita a Roma, dove avevo qualche amicizia, ormai perduta.
RispondiEliminaIo non lo dimenticherò mai: mi mancano immensamente la sua schietta intelligenza, mai arrogante né altera, e la sua poesia, insieme candida ed atroce, così com' è la vita per le anime belle.
Le conosci, vero, le sue poesie: era un uomo pieno d' amore, non un arido parolaio esteta: non ce n' è una soltanto che, nel leggerla, non mi faccia tremare.
Amore per le sue radici, amore per il sottoproletariato che annaspava inutilmente alla ricerca di un riscatto, amore per un' idea di primigenia purezza purtroppo impossibile da opporre alla degenerazione del mondo.
Sono felice di sapere che per la sua gente è vivo. Che gli assassini imparino: un Poeta non muore mai.
Un sorriso (triste ma buono) a te ed a Roma.