mercoledì 9 febbraio 2011

Il migliore dei mondi possibili

Oh, santocielo, quale devastante, insopportabile, nauseante noia...

Sarà il sentore del profumo di imminente primavera; apportatrice di nuova linfa vitale e di desiderio; sarà una certa sensibilità estetica offesa; sarà che in qualsiasi gregge che bruchi alacremente non c' è ovino che si distingua alla vista pur se preferisce tenere margheritine a verdi quadrifogli; sarà che serpeggiando il solito male oscuro minaccia un nuovo assedio; sarà che nulla accade e che comunque, seppur non fosse, questa volta lo lascerei accadere, dato che so comunque come finirebbe; sarà magari anche a causa di troppe altre vicende personali, ma io non ho più voglia di tentare la partecipazione.

Non vorrei parlare, né più scrivere una sola riga, a descrizione, sottolineatura ed ennesima riconferma che tutto è perduto. Politicamente, ma non solo.
Che nulla cambia.
Che siamo solo strumenti. che il nostro incessante chiacchiericcio di denuncia o di sostegno a questa sottospecie di classe dirigente ha comunque la colpa di legittimarla riconoscendola il fulcro insostituibile per il funzionamento di ogni altro conseguente meccanismo.
Che tutto è veramente nada, y pues nada, y nada... e che non si tratta di una crisi generazionale, né più ampiamente epocale, né logisticamente geografica; né di una fase annichilita o confusa -una straordinaria défaillance collettiva-; no davvero: gli umani sono proprio così e quel che sanno fare è questa roba qua: la propagazione della cloaca maxima a livelli via via superiori, nazionale, continentale, terrestre.
Ormai l' uomo moderno, depauperato di immaginazione e fantasia, data la sua sostanzialmente molliccia indole e la sua attitudine all' ammucchiata, altro non fa se non  adeguarsi all' attività di propagazione. Sei con i cattivi? Va bene, propaga la tua perfida fede. Sei con i buoni? Allora propaga l' anti-cattiveria.
Fatelo in coro. Finché vi pare, ma in coro. Tutti quanti, dalle rispettive fazioni.
Di fatto il gioco rimane circoscritto e sostanzialmente inviolato..

Questo è il migliore dei mondi possibili.
Confuto l' affermazione di Saviano al raduno ( radical chic)  intellettuale ultimo scorso: non penso che in un Paese di persone perbene pochi scellerati avrebbero potuto incatenarsi alle poltrone del potere per un ventennio: è un' idea assolutamente insostenibile in una democrazia. Paradossale.
Si vede che non siamo democratici davvero. O che la democrazia ha gravi e pesanti pecche nel suo stesso seno, come la serpe della regina Cleopatra.

Io non ci sto più.





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