Il borbottìo del moralista che giura di non far moralismo, ma ha la certa ed equilibrata visione delle "cose esatte del mondo" e con pedanteria e supponenza, ma molto pacatamente, le declama -anche se sottovoce e con compunto atteggiamento-, mi causa più ripugnanza dell' imbecille o dell' onesto stronzo che hanno perlomeno il coraggio o l' incoscienza o la sfacciataggine di palesare le loro tristi convinzioni a viso aperto.
Tra i due tipi di tronfio ego, il primo ne rappresenta certamente la peggiore specie, perché egli si veste solitamente anche dei panni del galantuomo e del saggio, con mantello di pesanti contraddizioni.
In genere si dice anche "cristiano", eppure ciò che gli ferma la mano capace di scagliare la prima pietra, è soltanto ed appena la volontà precisa di indulgere ai piaceri proibiti.
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