sabato 15 febbraio 2025

Diari -4-

Sono così infragilita e malinconica a causa del fallimento dell'umanità, ormai, che cado nella trappola narcisistica che tanto detesto (tra gli innumerevoli "peccati" umani non può forse ambire, il narcisismo, alle prime posizioni?) di scervellarmi nel decidere quale colonna sonora sarebbe più appropriata al mio funerale. 
In mancanza di una possibile nuova epifania per se stessi e per ogni cosa, si incorre in uno stato d'animo che probabilmente riguarda tanti di noi e che, nella frustrante impossibilità di raddrizzare le cose, induce alla regressione verso l'adolescenza, in cui Eros e Thanatos si contendevano la loro primordiale fascinazione.
L'irrilevante faccenda, chiaramente assurda perché fin d'ora non acconsento ad alcuna parata funeraria, né laica né men che meno (orrore!) religiosa, coinvolge comunque il mio immaginario spiritual-mistico che rappresenta in fondo la parte di me più corposa, qualsiasi cosa lo spirito sia e nonostante la sua "corporeità" mi stritoli per forza in un ossimoro linguistico. 
D'altronde, non è certo il caso od il luogo di indurre alla antropofenomenologia, per quanto interessante potrebbe essa risultare a due-tre persone comunemente profane.
Così mi dibatto e soffro nel tentativo di scegliere e più ci penso e più si allunga la lista dei brani musicali che amerei sentir suonare se solo, da morta, in qualche dimensione quantistica come nei film, un poco commossa, evado per sempre da questo ormai disgustoso mondo.
Se, per ipotesi, la scelta si limitasse ad uno soltanto sarebbe una vera tragedia, così ho chiesto scherzosamente consigli a qualche conoscente.
L'amico barista, interpellato,  non è riuscito a scegliere tra Helpless di Neil Young e Summertime magistralmente interpretata da Janis Joplin; l'amico musicista non ha dimostrato dubbio sulla versione di B.B.King di "The trill is gone"; l'ex professore di filosofia il brano "Le Marionette" del film "La doppia vita di Veronica"di Krzysztof Kieslowski; ...
La cosa certa è che non sarebbe una porcheria sanremese. Piuttosto il più goliardico dei Carmina Burana: O Fortuna.

6 commenti:

  1. mi piace la dimensione assurda, contraddittoria e poetica, di questa ricerca del brano perfetto per le tue esequie, come se tu in quel frangente potessi ascoltarlo, esequie che tra l'altro non vorresti in nessuna forma, nè laica nè religiosa.
    comunque i brani selezionati sono ineccepibili, sebbene ad eseguirli tutti sarebbe un funerale interminabile!
    personalmente io, coinvolto nel tuo dire trasognato, per le mie esequie, altrettanto improponibili, scelgo "tutti morimmo a stento" di DeAndrè, e "lascia ch'io pianga" di Haendel.
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

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    1. Bellissimi, pur se un pochino, diciamo, didascalici :-)

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  2. Un jazz funeral come a New Orleans no?

    Stefano

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  3. Ottoni e grancasse? Non vorrei peccare di megalomania :-)

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  4. Certo la musica ad un funerale senza funerale diverrebbe più didascalica ancora. Comunque sia proporrei gli Area.

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    1. Li ho sempre amati, sì! Che poi il loro "Luglio agosto settembre nero", ascoltato decine di volte, è tragicamente attuale...

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