Imperversano violentemente nei social, impazzano, son tanti, hanno carattere virale ed ammalano anche i pochi sani.
Sanno a malapena leggere e scrivere e quando, nella pochezza del loro spirito umoristico, trovano qualcosa divertente o spiritoso, o si augurano che lo sia per il loro piccolo pubblico, spesso lo manifestano trascrivendo l'ilarità così: "indicativopresenteterzapersonasingolareverboavere, indicativopresenteterzapersonasingolareverboavere, indicativopresenteterzapersonasingolareverboavere".
L'esclamazione di dolore, invece, la scrivono, assai diligentemente, coniugando lo stesso verbo con uguali modo e tempo, ma in seconda persona singolare.
Ignorano che le citazioni di frasi, poesie, testi altrui vanno sempre almeno virgolettati, altrimenti si tratta di plagio ed appropriazione indebita. Purtroppo non sanno che cosa siano.
Sono quasi tutti un po' filosofi esistenzialisti, nel senso che s'impegnano moltissimo nel cercare in rete aforismi già confezionati (cerchi due trovi tre) che postano poi corredati da immagini di sedicenti simboli: fiori e nuvole e coniglietti e bimbi in fasce e cuoricini e stelline, cuccioli e cartoon e dipinti, in una sconcertante entropia da bazar del trash. Che provengano da Maestri del pensiero o della letteratura, o dall'ultimo degli scribacchini di moda, o attorucolo, o cantantuncolo, o soubrettina, non fa differenza: per valutare le differenze delle cose bisogna se non altro non ignorare d'essere ignoranti.
La vanità muove il mondo, ma qualcuno, almeno, ancora se ne vergogna.
Non i social-nulli: postano continuamente autoscatti per l'ebbrezza di contare i "like" ipocriti e piuttosto grotteschi degli imbecilli che li seguono.
Terribilmente tristi quelli delle donne che atteggiano le labbra a canotto ignare -io spero- di quanto sia volgare quel che evocano, scherno compreso.
Quelle più patetiche un mio amico le definisce "carampane": è congruo, ché nello spirito, tutto sommato, lo sono.
Quelle più patetiche un mio amico le definisce "carampane": è congruo, ché nello spirito, tutto sommato, lo sono.
...
Che altro aggiungere?
Forse questo:
"indicativopresentesecondapersonasingolareverboaveremé!"
sono completamente d'accordo con te...non c'è nulla di più irritante.
RispondiEliminameglio un buon libro :-)
un saluto dal lago!
c.
Sì, è così. Molto, molto meglio. Ma quelli non sanno come si apra...
EliminaCiao, dama del lago! :-)
:-)
RispondiEliminaL'appellativo *dama del lago* mi piace tantissimo!
Buona giornata Signora della Laguna!:-)
Trovo questo post meraviglioso: per avermi fatto sorridere nonostante la tragedia (davvero una tragedia) e per smascherare e denunciare siffatti individui (troppi) con ironia squisita.
RispondiEliminap.s.
a) C'è un movimento anti social-nulli? se sì, ne divento con piacere socia onoraria.
b) Inserisco questo post fra i miei link preferiti, sperando non ti dispiaccia.
Grazie, Lisa, mi fa molto piacere.
EliminaCredo che, in questo caso, non potremo essere biasimate né tacciate di qualunquismo, se rispondessimo fondando il Movimento degli Indifferenti ai Nulli: sospetto che la peggior punizione per loro sia l'invisibilità. :-)