- Riecheggiano nella scatola cranica i milioni di "Mi dispiace" con cui gli Indifferenti-in-realtà, cercano assoluzione alla loro stessa vacuità sentimentale ed alla loro stessa costipazione di egoismo dei quali l'ormai esausto sfilaccio di onestà intellettuale che ancora in sé ospitano mantiene morente memoria.
Fa più male questo loro escamotage equilibrista d'ipocrisia, che la sincera ed oggettiva noncuranza senza parole.
- I rispettivi drammi personali rimbalzano sui muri di gomma degli egoteismi metropolitani. Perfino l'odio sarebbe più consolante e vivificante.
- Inevitabile vivere senza riversare su oggetti amore od amicizia, e sperare di venirne conseguentemente oggettivato da qualcuno. Per somma ironia, l'amore muore sempre e l'amicizia risiede nell'olimpo delle idee.
Non può esserci amore senza philia. Anzi, il nulla è senza philia.
RispondiElimina"Abbiamo un ritmo di vita molto diverso, si deve permettere a ognuno di essere com'è. Quando vogliamo plasmare un altro secondo le nostre idee andiamo sempre a sbattere contro un muro e siamo sempre delusi, non dall'altra persona, ma dalle nostre pretese insoddisfatte. È un atteggiamento molto poco democratico, ma umano. [...] non ci si può mai ricordare abbastanza che dobbiamo renderci veramente liberi dagli altri, ma che insieme dobbiamo lasciarli liberi, evitando di farcene un'idea predeterminata nella nostra fantasia. Alla fantasia rimangono comunque dei campi abbastanza vasti, anche se non la si applica alle persone care."
RispondiElimina(Etty Hillesum, Diario, 1941-43)
Di mio aggiungo soltanto: non penso che l'amore sia inevitabilmente predestinato alla morte e e che l'amicizia stia nell'olimpo delle idee. Penso siano entrambi fenomeni rari, spesso confusi e mistificati da chi, arbitrariamente, eleva nell'olimpo delle idee, placebo sentimentali che non sono né amore né amicizia, sperando che basti portarli ad "alta quota d'aspettativa riposta" perché acquisiscano levatura di effettivi sentimenti d'amore e amicizia.
Amore e Amicizia stanno altrove, raramente presenti in mezzo alla gente, sulla Terra, ma pur presenti e sperimentabili. E non certo nell'olimpo delle idee.
Quanto sopra, secondo me.
Ciao :)
Caro Kisciotte,
EliminaEtty è stata certamente una pensatrice onesta con sé stessa ed al contempo saggia. Proprio per questo non può che giungere alla conclusione fatale e logica: la libertà singolare costa la solitudine, ed un umano integro - e tale integrità presuppone il desiderio di rimanere tale - non ha affatto alcuna vera scelta oltre a quella di far pascere il suo algido e fiero spirito in quegli altri "abbastanza vasti" campi.
Quanto alla tua romantica fiducia dell'altrove, io vorrei tanto tanto che tu avessi ragione.
Ciao :)