Sirio: Ti ritrovo, mio buon amico, finalmente! Il nostro ultimo incontro risale a qualche tempo fa , e parlammo di miti.
Friedrich: Sì, ricordo. E da allora non ho fatto che pensare all' apocalisse a venire, ed a come trasformare la distruzione in rinascita.
Ciò che mi disturba sempre, amica mia, è che s' interpretino le mie 'profezie' come un qualcosa di diverso da ciò che sono, in realtà.
Non ho inventato il nichilismo; l' ho soltanto clinicamente esaminato. Dio era già morto, non sono stato io a negarlo.
Una volta scoperto il deserto, è necessario imparare a sussistervi. Perciò io cerco, e cerco. Cerco il modo per trovare un avvenire.
Si può vivere senza credere a nulla? Si può?
Sirio: Il fondamento di ogni fede presuppone di credere alla vita. Ma tu ritieni, invece, che gli uomini non credano più a nulla e preferiscano creare idoli. Ritieni che la vera morale non possa separarsi dalla lucidità e vedi nella morale tradizionale, da Socrate al cristianesimo, irrimediabile decadenza, perché smaniosa di condurre all' evasione dal mondo.
Friedrich: Io non faccio che acconsentire a ciò che so, e ciò che so è che il mondo procede a caso, non ha alcuna finalità. (Se c' è una cosa che non riesco a non invidiare a Stendhal è quella sua felice formula: 'Dio ha una sola scusa, che non esiste'). Dal canto mio, non ho certo progettato io di uccidere Dio: Egli era già morto da tempo nell' anima del suo tempo. Ciò che non sopporto è quel che si è tentato di sostituirGli.
C' è qualcosa di intollerabile, per chiunque voglia essere onesto compiutamente, tra la figura di Gesù e gli aspetti cinici e spregevoli della Chiesa.
Sirio: Vuoi dire che Dio è morto ad opera del cristianesimo? Pare un paradosso.
Friedrich: Il cristianesimo storico ha secolarizzato il divino. E, d' altro canto, posso estendere il ragionamento anche al socialismo, che altro non è che un cristianesimo degenerato. Entrambi tradiscono la natura e la vita, sostituendo ai fini reali fini ideali.
Sirio: Tu vuoi dire, quindi, che il nichilista non è colui che non crede a niente, ma colui che non crede a quanto è...
Friedrich: E' così.
All' uomo, e solo all' uomo, spetta trovare ordine e legge. Lo spirito non trova emancipazione che nell' accettazione di nuovi doveri. Pare un vicolo cieco. E si ritorna all' ascesi. Sola eterna è la legge del divenire ed il gioco nella necessità.
"Il bambino è l' innocenza e l' oblìo, un ricomincare un gioco, una ruota che gira da sola, un primo moto, il dono sacro di dire sì"
Nessun commento:
Posta un commento