Con la Destra al governo è ufficialmente emersa l'opposizione della corporazione giornalistica "duri e puri nonché intellettualmente onesti", ospitata su la7.
Peccato che spesso qualche conduttrice in tacchi a spillo s'infervori asserendo, piccata, che le consulenze van legittimamente pagate, travolta da attacco di empatia (anche nei confronti di personaggi canaglieschi privi di scrupoli ed onore) che però non si manifesta mai per i raccoglitori di pomodori con paghe da fame o manovali precari su impalcature fatiscenti.
Ora, non c'è nulla che mi orripili di più di questo nostro governo -sia ben chiaro- nei suoi contenuti, negli intenti, nella volgarità, nell'oggettiva miseria e pochezza dell'operato, nella disinvoltura a mentire, nella tragicomica nostalgia gestuale esercitata nei loro covi neri, ma è l'opposizione che mi dà il maggior sconforto, perché impossibilitata ad opporsi, limitata a battaglie su sfumature e pettegolezzi dei potenti.
"Cane non mangia cane", dicevano i nonni.
E del resto, sono o non sono, alla resa dei conti, tutti quanti liberisti?
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