martedì 12 febbraio 2013

Pensieri circolari, sconnessi volteggi di falene attratte dalla fonte di luce. E' luce artificiale, mortifera, che brucia le ali, ma loro non se ne avvedono. Gli altri.

-Stasera bisognerebbe scrivere di papi e di canzoncine, per essere presenti al mondo, ché così fan tutti.
L'osservazione dell'esercizio della  contraddizione nel criticare aspramente un mondo in cui si anela comunque al protagonismo ed in cui in caso di  (in fondo) agognata conquista di un qualsiasi ruolo di spicco quelle stesse critiche subirebbero un processo di mitigazione "magnanima", mi ha sempre fatto sorridere. Amaramente.

-Le  mie sparute amicizie mi deludono ininterrottamente da 30 anni. Io  servo loro: sono un'impareggiabile ascoltatrice. Non mi capacito della mia stessa abilità nella sopportazione delle miserie umane. Loro hanno me. Io ho cane e gatto. I rapporti umani hanno esclusivamente natura mercantile; i miei istintuale e ferina.

-Spesso mia madre interrogava Dio, piuttosto risentita. Gli chiedeva, con voce alterata, "Ma insomma, si può sapere che t'ho fatto?"

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6 commenti:

  1. ah cara Morena, potremmo scrivere un'enciclopedia sull'argomento

    quanto a dio, chiedo tutti i giorni al 187 di avere il suo numero. inutilmente. e anche il suo vicario pare attualmente irreperibile. ciao

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    1. Argomento "amicizia", argomento "velleità inconfessabili", argomento "irreperibilità di Dio"?
      Io ti propongo di collaborare nella stesura di un manuale filosofico di sopravvivenza per anime stremate, che quaggiù, ovunque ci si giri, ci si lorda in cumuli di fango e speranze infrante.
      Un sorriso, con affetto.

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  2. Amicizia, velleità, Dio ... questi fantasmi popolano la nostra solitudine, ravvivandola. A volte vogliamo essere delusi, per poter provare ancora qualcosa. Il giochino riesce quasi sempre.
    Un caro saluto, Morena.

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    1. Peschiamo nella memoria ed attingiamo ai sedimentati livelli della coscienza per nuovi alibi di vita: una disperata partenogenesi di motivazioni contro l'indifferenza del sostanziale nulla.
      Un saluto a te, Massimo caro.

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  3. è la visione -estroflessa- di Dio che ci rende fragili , instabili e fuori pista .ci hanno insegnato che Dio ha una grande barba , sta sopra una nuvoletta e ci guarda, ora con aria benevola ,ora con piglio severo. Dio non risponde ad Olympe, a parte perchè ,in questo momento, il centralino si è dimesso .....no , ovviamente scherzo, o più precisamente, non è quello il centralino e non è quello il Dio ai quali ci si deve rivolgere. Dio non risponde alle domande inutili o ingenue perchè non è lui l'artefice del nostro destino e tanto meno responsabile della disperazione e del vuoto che le nostre anime stremate non riescono a colmare .nessuno ci dice che abbiamo un'anima e se sentiamo o se affermiamo di avere un'anima è perchè aspiriamo a sperimentare il senso di eternità . Dio è uno strumento, un faro, attraverso il quale addrizzare il tiro , correggere e superare la nostra natura inferiore , elevare la nostra coscienza . è un mezzo per perfezionarci e perfezionare anche ciò che ruota attorno a noi .

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    1. Cara Lucilla, io sono un essere ragionevole e raziocinante, perciò privo - o libero - di fideismo spiccio. Il Dio indifferente alle "domande inutili ed ingenue" lo lascio a Giobbe, il superuomo al vecchio Nietzsche, il destino alle sfere di cristallo di chiromanti ed ai maghi.
      Sugli sforzi di perfezionamento si basa comunque la mia piccola vita, ed a ciò concorrono il Pensiero, il desiderio di felicità, il bisogno di conoscere, l'attitudine a solidarizzare con gli altri umani, più che mai se patiscono ingiustizia e dolore. C'è un gran lavoro da fare, quaggiù, solo a volerlo davvero; c'è un'enorme patrimonio d'amore irrisolto ed inutilizzato da far fruttare. Dio non serve: ci vuole l'Uomo.

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