tag:blogger.com,1999:blog-8727884619530707685.post101562313658551846..comments2024-02-27T20:47:45.681+01:00Comments on Galassia malinconica: Rischiare, a prescinderesirio59.mmhttp://www.blogger.com/profile/07078471789852059130noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8727884619530707685.post-7248606545569173282011-06-17T20:46:20.647+02:002011-06-17T20:46:20.647+02:00:-) ricambio!:-) ricambio!elio_chttp://elio3.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8727884619530707685.post-11697936477458983252011-06-17T14:25:56.838+02:002011-06-17T14:25:56.838+02:00@ elio
Può essere che la tua sia una spontanea sa...@ elio<br /><br />Può essere che la tua sia una spontanea saggezza, ed il mio un disperato e caparbio bisogno di affrattellamento con altri spiriti in cui cerco qualche affinità, per sconfiggere questa pesante consapevolezza di solitudine interiore che so essere di tutti gli uomini, ma di cui non so darmi pace, pur se, implacabilmente, la esamino e la discuto, anche qui, ad ogni occasione, con le mie povere parole.<br />Ma c'è un altro aspetto, io credo non meno pregnante, nel sentimento amicale: nella sua forma più alta costituisce senza paragoni il massimo dei piaceri. O così io lo vivo. E' pur sempre una forma d' amore, ma lata e generosa che rifugge i meccanismi egoistici ed utilitaristici che quasi sempre costituiscono il vizio occulto del rapporto di coppia.<br />Certamente, come tu dici, chi vuole andare vada: non ho mai trattenuto nessuno che non desiderasse, spontaneamente, stare, ma ogni volta -lo confesso- è stato dolore. Silenzioso, stoico, amaro e dignitoso, ma dolore autentico e profondo. Lo so: pare frutto di un retaggio romantico, senza dubbio idealistico. Forse vorrei l' Uomo migliore di quel che, oggettivamente, possa ragionevolmente essere, seppur io creda anche che il nostro tempo, il nostro modo di vivere i rapporti infraumani,il complesso sistema economico, i suoi ritmi, le finalità mercantili, la volgarizzazione dei bisogni e la scaletta delle priorità esistenziali oggi,nonché la conseguente tendenza a non chiedere e a non attendersi troppo (niente illusioni) sul piano relazionale, siano il segno di una generale degenerazione dell' umanità.<br />Devo aggiungere, poi, carissimo Elio, che -quantomeno nel mio caso- esiste anche la variabile dell' assurdità a rendere più penose le circostanze del "tradimento": se avessi dovuto affrontare la circostanza tragica che ho descritto nel post in una situazione diversa -per esempio da sola- esso non si sarebbe, probabilmente, appesantito del pathos che invece ha acquistato nel mio animo, e contemporaneamente non mi avrebbe neppure consentito di conoscere a fondo le persone che sentivo amiche. Non solo di caratteri allora forse si tratta quando confrontiamo le nostre diverse reazioni od il nostro "sentire" l' amicizia, ma anche di occasioni. Neutre, facili, serene, o tragiche.<br />Ciao, alla prossima, e gradisci un amichevole sorriso :-)sirio59.mmhttps://www.blogger.com/profile/07078471789852059130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8727884619530707685.post-31792897431243419362011-06-17T11:55:35.159+02:002011-06-17T11:55:35.159+02:00Sai scrivere molto bene su questi complicati senti...Sai scrivere molto bene su questi complicati sentimenti, cara Morena. Confrontandomi, mi sento un poco “asociale” perché all’amicizia ho sempre addossato dei compiti molto meno gravosi, lasciando che il livello di “ingaggio” fluttuasse liberamente sia in intensità che in frequenza. Probabilmente l’essere maschio e cresciuto in un ambiente che tiene in gran pregio l’autonomia, economica ma anche emotiva, mi predispone a confinare al rapporto amoroso certi tipi di intimità, che taluni invece raggiungono anche nel rapporto amicale. Così, se ci penso bene, mi accorgo che non mi sono mai sentito tradito da alcun amico, ed ho anche accettato senza il minimo trauma qualche distacco secco ed apparentemente immotivato, per il quale non sono andato affatto a indagare, pensando che chi si allontanava potesse avere sue ragioni che nulla avevano che fare con mie manchevolezze, e se invece lo avevano allora amen, meglio così. Insomma il mio motto in questo campo è “take it easy” anche se devo ammettere che qualche amico più vicino alle tue disposizione tende vedere quest’indipendenza come una sorta indifferenza. Ma credo sia invece questione di caratteri. Ciaoelio_chttp://elio3.splinder.comnoreply@blogger.com