sabato 10 agosto 2013

Nottetempo -4-

Lo ricordo, se mi ci sforzo un po': mi ricordo come ci si sentisse ad avere speranze - speranze abbastanza caparbie da sostenere i cambiamenti -, ma, soprattutto, ricordo come fosse leggermente esaltante e piacevolmente sorprendente incorrere nella memoria di alcune emozioni intense, per via della loro intrinseca qualità di rivelazione di un senso complessivo del vissuto.

E' qualcosa che appartiene ora al passato. Il passato della crisalide che si credeva in buonafede d'essere già farfalla.
Eppure, è esattamente adesso, in quest'arida landa di disillusione e tedio, in questo cimitero di sogni giovanili e patetici velleitarismi, molti dei quali più tronfi che non, che mi pare possibile osare una sensazione di avvicinamento a un po' di verità, fosse pure dall'interno di questo sempiterno bozzolo sospeso ed oscillante al vento dei dubbi.

*

C'è una grande setta, una setta di planetario potere, che illude da secoli le ingenue crisalidi.
C'è un grande assembramento di crisalidi della specie Vulgare Evidenthia sotto il cielo, pronte a spiegare le loro maturande ali al sole del Benpensantismo e del Compromesso Socialmente Accettabile.
Per loro quasi ogni concetto genera dicotomia, così che amore va con coppia ed amplesso, politica con denaro, amicizia con risate ed allegria, arte con elettività, cultura con consapevolezza, saggezza con noiosa sicumera, sincerità con sguaiatezza, malinconia con tristezza.
Ma per favore.
Io no.
Io che ho fallito in tutto, secondo il gran consesso del benvivere e benpensare, non mi fingerò più la farfalla che in fondo non desideravo affatto di diventare.

 
*
 

 

2 commenti:

  1. quello che scrivi con profonda raffinatezza di parola si riferisce ad un modello diffuso ed amplificato dai media. Ma esiste un altro mondo che non ci sta. Suggeriva il Grande, che il nostrano Craxi avrebbe voluto relegare in soffitta, "proletari di tutto il mondo unitevi". Le disuguaglianze aumentano. E' necessario unirsi. Urlare che il re è troppo nudo, sviluppare terreni comuni di solidarietà. Non isolarsi, ma trovare forme di sostegno di comunità. Non essere autoreferenziali. Non isolarsi. No monadi... che nel nostro umido e salmastro idioma significa ancor di più :)

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    1. L'ho pensato ed agito per tanto tempo. Poi ho scoperto che si è monade senza intenzione e senza colpa, e che le parole umane volano.
      Allora, prima di qualsiasi altra cosa, bisogna verificare con severità la propria stessa buonafede. Io ci provo.

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