domenica 11 novembre 2012

Non odo parole umane.



Rappresentare, entrare nell'allegoria così decisamente, con tale e tanta partecipazione, da sperare in una salvezza del tutto improbabile nei giorni a venire, in un riscatto.
La vita è tutta dentro, ormai, ricacciata dietro l'ultimo bastione, protetta da tutte quelle parole che scivolano: parole leggere.
No, noi non saremo davvero mai capaci di resistere a lungo in bilico sulle macerie di troppi sogni, né di accettare un perenne equilibrismo tra potenzialità frustrate o dimenticate e squallore di un vivere pieno di impedimenti e rinunce.
E' imperdonabile l'essersi lasciati scippare così la vita.
 
 
 
 
 

3 commenti:

  1. Basta, da ora in poi, rifiutarsi di lasciarsela ancora scippare, la vita. Si tratta di sviluppare tutte le nostre strategie di sopravvivenza.

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    1. Massimo caro, me la dài tu una mano a fronteggiare il Sistema?
      Le strategie le ho messe tutte in campo: spero di riuscire a resistere almeno per vederne un primo acerbo frutto.
      Con simpatia. Morena.

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    2. Fronteggiare il Sistema, è un po' complicato ... Ci vorrebbero armi e munizioni ... soldi, anche, un po'. Imparare il furto con destrezza, cose così.
      Resistere è già qualcosa, ma direi che la rabbia dà una marcia in più.
      Focalizzare gli obiettivi e concentrarsi nel realizzarli. Fregarsene del resto. Sono tutte cose che aiutano. La malinconia è una gran cosa, ma ci frega. Questo mondo (meglio, questa società) non merita la malinconia.
      I frutti arrivano sempre, prima o poi. Sempre. Di questo sono sicuro. Basta non morire prima. Per cui, conservati meglio che puoi, Morena.
      Scherzo, ma fino a un certo punto.
      Simpatia ricambiata, ciao.

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