giovedì 5 luglio 2012

Tipi -8-

Sono totalmente in buonafede, cosa che rende l'intera vicenda assente di un qualsivoglia sbocco o di una soluzione.

D'altronde, è assolutamente possibile che la velleitaria coscienza di un sé stesso puro ed intellettualmente onesto conviva con il più radicale egocentrismo inconsapevole.
Se ad un passo dal precipizio, con il tuo ultimo sfilacciato impulso alla sopravvivenza, cerchi una loro mano salvifica, perché sei disperato, perché ti serve aiuto e sei mortalmente triste, essi -incapaci d'intuire il gelido fiato che sale dall'abisso che sta per abbracciarti-, ti diranno "Resisti, sapessi con che terribile mal di testa mi sono alzato oggi..."

Sono in molti. Probabilmente quasi tutti. Ma è così che ci ha voluti la matrigna Natura.

Io sono una bestia. Amo più gli amici che me stessa, non dormo se li so sofferenti per i loro casi, pospongo il mio al loro piacere, e mi rendo, così, semplicemente patetica.

2 commenti:

  1. C'è tanto dolore espresso con dignità, in queste poche righe. Una consolazione, nella risposta di ritorno dall'emicrania del vicino, è che alla fin fine il proprio male è l'unico confidente che comprenda appieno il nostro patire. Raramente capita chi ha capacità di comprendere, ovvero contenere, ma anche questo lascia praticamente intatti, nella loro esclusiva singolarità, i dolori più radicati.
    Non penso insomma che la poca, effettiva, disponibilità degli altri a poter accogliere un lamento, possa in qualche modo recar danno o giovamento al lamento stesso, se non effimero.
    Più convinto è invece il mio scetticismo verso le tue ultime due righe. Reputo una bella bestiola un esserino che possieda la rara capacità di cum patire, anzi, super patire il dolore degli amici. Se tali sono come puoi risultare patetica ai loro occhi? E se patetica temi di risultare agli altri, beh, costoro dovrebbero già essere troppo impegnati a dedicarsi alle loro, patetiche, occlusive, emicranie. Certi mal di testa indolenti non c'è rischio che possano sbeffeggiare l'abisso: sarebbero presi da capogiro e svenimento al sopo sporgervisi sopra.
    Dai, non ti abbattere troppo, i luoghi cupi della vita sono infestati soltanto da rari eremiti, rari ma cum presenti.
    Un abbraccio, cercando di tenerti per la collottola ;)

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