mercoledì 9 novembre 2011

Indoli dissidenti

Oh, Cielo,
sono paralizzata dall' ansia.
Ho paura, paura, paura.
Non so se riuscirò a gestire la precarietà della mia vita. Oggi un uomo quarantaseienne m' ha chiesto di assumerlo, e l' altro ieri è stata la volta di una voce di donna, telefonicamente.
Riso amaro: non copro ancora le spese.

Se mi chiamassi Mr. Tomaia's e producessi scarpe casual-lussuose 'Made in Italy' , assumerei volentieri dipendenti, magando risparmiando sull' acquisto di pagine del Corsera, ma così non ha voluto il Fato, ed allora...

La mia generazione sta per metà in ginocchio. Non solo giovani, quindi, senza futuro, ma anche maturi adulti senza presente...
Ma l' Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, almeno sulla carta...
Beh, o voi che un lavoro, anche mal pagato, ma regolare, ce l' avete, state per diventare, bizzarramente, 'privilegiati'.
E se torna il DAP?
Non sono certa d' averlo sconfitto, quel mostro strangolatore; sospetto che si sia soltanto acquattato nel buio e nella melma della dimenticanza, ed aspetti.
Aspetterà con infinita pazienza, quell' infido: esso suole aggredire le sue vittime a tradimento.
Involvo in quel che non sapevo ancora d' essere, che non sono stata mai, neppure quando avrei potuto.
Una bambina tremante, in attesa del suo buon gigante.
... lo scimmione King Kong, disposto a scalare il grattacielo per amore della mia fragilità umana, della mia fame d' amore, dell' ossessione di morte, della perenne nostalgia delle origini perdute...
Da fanciulla mi sono vietata le lacrime: è così che ho potuto sopravvivere ad un cuore troppo oscenamente tenero. Poi, le ho celate nella notte. Non le devono vedere, non le devono usare: la vista della debolezza induce alla schiavitù chi si auto-gratifica proteggendo, ed io non so concepire che rapporti tra liberi.
Ma questo presuntuoso eroismo non è servito che a farmi enumerare i caduti, ed ora contemplo sepolcri, e rabbrividisco.
Non ho saputo trovare il punto d' equilibrio tra lo strazio e la passione.

Non siamo responsabili di tutto, questo non doveva essere il nostro mondo. Altri, pochi altri l' hanno deturpato così, per meglio gestirlo. Sono allora nati i codici. "Così amerai, così vivrai, così morirai, quando, quanto e come determineremo che sia più opportuno".
Ma io sono dissidente, nell' indole; mi ostino a sognare improbabili specie di viventi in cui l' ideale non sia in conflitto con le scelte, mi ostino a volermi integra e non smembrata, anche se talvolta d' integrità si soffre e forse anche si soccombe.

Amico mio caro d' autunno, bello sarebbe girovagare con te sopra vie senza fine  e senza meta di tappeti di foglie fragranti, inventando nuovi miti, come se il resto, tutto il dannato resto, fosse evaporato nel nulla e per sempre.



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