venerdì 14 ottobre 2011

Una lunga strada di polvere

Una candela che arde da entrambi i lati non ha poi così tante alternative nel giocare con il tempo: l'aria più o meno ossigenata è la sola variabile in grado di protrarne il sicuro e comunque più rapido spegnimento rispetto a quella dall' ordinaria unica fiamma...
L' effetto-luce, però, non è il medesimo: due focherelli, nell' oscurità, son meglio d' uno soltanto... pur se in un lasso di tempo dimezzato.
Naturalmente, a patto che si desideri vedere. E non è detto che sia la migliore delle scelte.

*




Ma me lo ricordo bene, perfettamente bene, il tempo in cui mi permettevo d' ardere da un solo lato: votarsi a qualche passione, per uomini od idee, è quanto più si avvicini all' universale convinzione d' esser vivi.
Se è amore, quella passione, presto o tardi ti muore tra le dita, proprio quando, trionfante, sentivi di averla afferrata e pensavi di trattenerla in eterno; e se è, invece, idea, il mondo te la straccia, la deride e l' umilia, ed il tuo abito di utopia si affloscia, sinistro, al suolo. Lo guardi con distacco, ne noti tutta l' usura, un po' te ne vergogni, perché, da grandi, l' ingenuità appare ridicola, sempre patetica.

Ti rimangono, in eredità,  pochi accordi, ed un nodo duro in fondo alla gola, che si rinnova ad ogni visita del ricordo.




Ecco che rivivi, per qualche istante, ciò che sei stata e che in qualche oscuro anfratto di te sei ancora e sarai sempre, e la tua anima abbraccia i tempi e gli spazi. Indicibile vastità. La strada pare riappropriarsi del suo antico fascino, quasi ne odi il noto richiamo concentrico, vorresti andare, nelle letture da ragazza ti seduceva il principe Siddharta. Ma dov' è il fiume...
Poi, si spegne.
"Siamo fatti della stessa materia dei sogni": impermanenti, ma in qualche modo indistruttibili. Possiamo vivere a fondo soltanto come spettri?



Nell' età  di mezzo ho acceso anche lo stoppino opposto: agire, capire, sistemare i pensieri, crescere, far pulizia, razionalizzare.
Iper-razionalizzare. E presto, ché il tempo stringe ed il mondo, là fuori, sta crollando.

Quanta luce, adesso, sulla mia assoluta impossibilità d' essere.

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