lunedì 17 ottobre 2011

Eristica e sputi

Che la dialettica, nei circoli non accademici, non sia un interesse umano primario, nè un' abilità innata generale, mi pare abbastanza chiaro.

Veder prendere Pannella a sputi in faccia dalla folla incattivita -che poteva benissimo detenere molte ragioni e tutte politiche-, a me causa lo stesso orrore che mi dà assistere al maltrattamento di un cane  -pur se il cane è, invece, sempre innocente-, la notizia dei neonati dimenticati in auto sotto il solleone,  qualsiasi altro sopruso, volontario e non, compiuto su un essere vivente, tanto più se dotato di intelligenza.
[Ed aggiungo che il Pannella (con i suoi "partitocrazia", i volta gabbana, le ciccioline, i digiuni reiterati, ma con quella patina borghese tenace che non gli stacca di dosso in alcun modo) non mi ha mai fatto proprio impazzire.]

Si tratta di una reazione istintiva di raccapriccio, ma sbaglio clamorosamente.

Mi fa orrore la violenza, in tutte le forme e modi, e mi fa genericamente orrore il vilipendio  a ciò che è umano o aderente all' umano. Nel contempo capisco anche  di essere in errore: la violenza subìta richiede necessariamente una reazione di qualche tipo, non può, in nessun modo, passare sotto silenzio od essere tacitata. Il risentimento, inevitabile, deve trovare in qualche modo uno sbocco.
Ora, l' indignazione che un ampio numero di cittadini cova da anni -imputabile sostanzialmente alla violenza insita in tutte le scelte di ingiustizia sociale- e che il tracollo del sistema ha portato al parossismo, si trova rasente al punto di non ritorno, superato il quale non sarebbe affatto sorprendente una nuova "presa della Bastiglia" mossa da una gigantesca ondata di emotività e furore esplosivi.

Quando la politica agonizza e non adempie alla sua indispensabile funzione, quando latita, la porta alla violenza è aperta e dà nelle più svariate direzioni.
Si può addirittura sentire in un' intercettazione telefonica un' alta carica dello Stato paventare l' assalto ad una sede della Magistratura o alla testata di un quotidiano, così come, d' altra parte, veder sfasciare vetrine o bruciare automobili nel corso di manifestazioni civili o di rivendicazioni sociali.

Ma i nostri politici paiono non capirlo e mi sorge il sospetto che per fare il politico in Italia sia assolutamente indispensabile essere anche ottuso. Ottuso e profondamente ignorante. Mi pare perfino troppo generoso liquidare il comportamento dei nostri rappresentanti (eufemismo) politici come semplice malafede.
Essi perseverano, imperterriti. Hanno spolpato il paese fino all' osso, come i colleghi egei. Raccontano le loro menzogne, sgraffignano dal barile dell' ultima marmellata, vanno in televisione e fanno le faccine candide e di circostanza -dietro cui si celano i loro veri ceffi malandrini- e somministrano e ri-somministrano la stessa pillolina-placebo del nemico invisibile e mondiale al di sopra di tutto e fuori controllo.
E' la crisi ...

*

Ma che c' entra la crisi con gli otto mila euro di base di stipendio mensile a quella nullità siliconata di un' igienista dentale?
Che c' entra la crisi con i privilegi della Casta?
Che c' entrano le soubrette in Parlamento, i mafiosi al potere, i capitalisti alla Presidenza del Consiglio, i parlamentari in vendita, i tagli ai servizi sociali, l' affossamento dell' istruzione pubblica, il mantenimento dei privilegi alla Chiesa, la mancanza di investimenti a supporto dell' occupazione, ecc. ecc. ecc,, con 'la  crisi'?
Se la crisi ci impoverisce tutti, ci diano l' esempio, questi parassiti: si impoveriscano loro, per primi, ci dimostrino personalmente come sia possibile il sacrificio.

*

Mi uccide di noia, sta roba che ho scritto. Non la sopporto almeno tanto quanto non riesco più a sopportare le centinaia di articoletti, post, prese di posizioni scontatissime, sentenze ed opinioni.

Tutta eristica, solo eristica.

4 commenti:

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  3. trovo disgustoso il suo voler apparire, avere visibilità con ogni mezzo a scopo esclusivamente elettorale.

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  4. E' un miserabile. Altro che "partitocrazia" degli altri... Questa genìa di politici non ha pudore...

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