domenica 31 ottobre 2010

Una magia più forte della morte

Chagall
Annabel Lee

Or son molti e molti anni
che in un regno in riva al mare
viveva una fanciulla che col nome
chiamerete di Annabel Lee:
e viveva questa fanciulla con non altro pensiero
che d'amarmi e d'essere amata da me.

Io ero un bimbo e lei una bimba,
in questo regno in riva al mare;
ma ci amavamo d'un amore ch'era più che amore,
io e la mia Annabel Lee,
d'un amore che gli alati serafini in cielo
invidiavano a lei ed a me.

E fu per questo che – oh, molto tempo fa –
in questo regno in riva al mare
un vento soffiò da una nube, raggelando
la mia bella Annabel Lee;
così che vennero i suoi nobili parenti
e la portarono da me lontano
per rinchiuderla in un sepolcro
in questo regno in riva al mare.

Gli angeli, non così felici in cielo come noi,
a lei e a me portarono invidia,
oh sì! E fu per questo (e tutti ben lo sanno
in questo regno in riva al mare)
che quel vento irruppe una notte dalla nube
raggelando e uccidendo la mia bella Annabel Lee.

Ma molto era più forte il nostro amore
che l'amor d'altri di noi più grandi,
che l'amor d'altri di noi più savi,
e né gli angeli lassù nel cielo
né i demoni dentro il profondo mare
mai potran separare la mia anima dall'anima
della bella Annabel Lee:

giacché mai raggia la luna che non mi porti sogni
della bella Annabel Lee;
e mai stella si leva ch'io non senta i fulgenti occhi
della bella Annabel Lee:
e così, nelle notti, al fianco io giaccio
del mio amore – mio amore – mia vita e mia sposa,

nel suo sepolcro lì in riva al mare,
nella sua tomba in riva al risonante mare.

Edgar Allan Poe

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