giovedì 28 ottobre 2010

Il Velo di Maja Moderna.

No che non mi sdilinquisco. Nè provo a compiacere. Non vezzeggio. Se giudico, lo faccio mentalmente, nelle mie stanze chiuse: indefettibile mio diritto perché ciascuno è sovrano di sé stesso, e soltanto in sé stesso potrà esercitare la libertà assoluta.
Non scrivo per un fine: non è importante il pubblico, ma la ricerca degli aspetti della verità.  E' un puro intrattenimento - o mezzo, o tentativo- intellettuale, tasteggiato  nelle pause della grande corsa.
In generale mi piace poco del mondo. Non è colpa mia se mi delude, se ferisce questa mia (certo eccessiva) sensibilità. Non è colpa mia se è, per la piccola parte che mi è dato sperimentare, disgustoso e nefando.
In assoluto, amo la Vita.  L' amo lo stesso, per qualche suo dettaglio straordinariamente bello, in cui vale la pena di perdersi e dimenticare.  E non c' è alcuna contraddizione. Sono orgogliosa, se non altro, del mio coraggio. Orrore e noia talvolta hanno potuto uccidere: è stoico resistere.

Comunque sia, Internet è -innegabilmente-, fenomeno rilevante, strumento dei nuovi  infelici tecnocrati  che ormai siam tutti, e descrive l' Uomo e le sue velleità -legittime, ridicole, sane o morbose, alte e basse- con grande precisione: basta saper leggere ed intuire.

***

Chi è felice, infatti, tace. Tace e sa, perché ha compreso anche le trappole della comunicazione, ed i suoi raggiri.
La felicità si nutre da sé, non arranca alla ricerca di segni, di appigli, di gratificazione, di plauso e gloria, non blatera, non bofonchia, non prova risentimento, non ama e non odia nessuno: la felicità si basta, non conosce il desiderio e pertanto è, necessariamente, disumana.

Sileno e Dioniso
D' altro canto è sempre bene ricordare il demone dionisiaco Sileno (per il quale nutro questo sentimento, alquanto strano, di tenerezza e gratitudine) e ciò che -pur recalcitrante-, rivela al mortale Mida desideroso di conoscere dal dio quale sia il maggiore bene per l' Uomo:

"'Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto. » [Nietzsche-La nascita della tragedia]

E' crudele il vero... epperò siam qui, ad azzardare ipotesi sensate d' esistenza e sperare che quell' avvinazzato d' un demone abbia spudoratamente mentito.
Come siamo fragili..., siamo eterni fanciulli, per sempre affetti da una grave forma di dislessia del passato e della Storia, che non riusciremo mai ad imparare.

C'è quest' arma arrugginita e spuntata, nelle nostre maldestre mani, che si dice amore e difende ed offende ed inganna. Nella dimensione parallela del sogno ci salva.

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Presi nel vortice dei meccanismi più subdoli del linguaggio la nostra natura subisce una trasfigurazione portentosa e pericolosa e  l' osservazione che l' "uomo è lupo per gli altri uomini" assume sinistra consistenza proprio nel luoghi di discussione più immateriali ed  eterei possibili, come qui, nel Web, dove la libertà potenziale è più ampia. Giusto ieri ho letto un commento esplicitamente minatorio rivolto ad un amico e postato direttamente a "casa sua", nel suo blog. La  riprova dell' esistenza del carattere fortemente aggressivo della natura umana non smette mai di sconvolgermi, ma è reale realtà che si specchia nel virtuale.

In più,  ecco smascherato anche il nuovo snobismo di coloro che un tempo avevano in dispregio l' egoismo sdrucciolo borghese:  le nuove élite intellettualistiche rivelano un certo desiderio massonico di appartenenza (e conseguente esclusione del diverso e del paria) con  amici che parlano di amici con altri amici dei loro "elettivi" interessi.

Ogni tanto cado nella nostalgia degli intenti più nobili del Rinascimento, ma la Storia non si ferma.

Ecco che Internet è, allora, il Velo di Maja dell' età moderna, ed è un bene che il velo cada, per chi sa guardare: la Verità è sempre nuda.














2 commenti:

  1. Cio' che riesco ad intravedere nel'essere umano, e la voglia di esibirsi, e quindi esibisce anche la sua falsa felicita',cerca di essere diverso, e vorrebbe perciò trasmetterla ad altri, la sua è solo una patetica forma di autoconsolazione,, la felicita' pura non esiste,è solo illusione, continuiamo a navigare inutilmente senza trovare la via;non so se siamo figli del caso, ma cio' non giustifica che sia meglio morire presto,qualcosa c'è sempre per cui vada la pena di vivere.

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  2. Apparire sostituisce l' essere, perfino nei casi in cui esista buona fede.
    Pensa alla caverna di Platone, all' illusione dei giochi d' ombra confusi con la realtà: soltanto uscendo all' aperto, alla luce del sole, era possibile disvelarla.
    La consapevolezza è dolorosa, ma costituisce anche il solo mezzo per conoscere ed unirsi alla sinfonia della Vita. Non è per tutti.

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